lunedì 20 febbraio 2012

RECENSIONE: L' ANALISTA (libro)

Salve lettori! Premetto che, dopo La giuria, ho deciso di dare un’ impronta thriller al blog come inizio; quindi le prime 3 recensioni avranno come oggetto dei romanzi thriller, ma in seguito considererò anche libri (e film) di altro genere.

Detto questo, oggi recensirò L’ analista (The analyst) di John Katzenbach, pubblicato nel 2003 da Mondadori. Notiamo subito che, nella copertina, sotto il titolo “L’ analista” compare la frase: <<Benvenuto nel primo giorno della tua morte>>. Perché queste parole? Perché nel giorno del suo 53esimo compleanno, l’ analista Frederick Starks riceve una lettera, nella quale le prime due righe sono: <<Buon cinquantatreesimo compleanno, dottore. Benvenuto nel primo giorno della sua morte.>>  Da questo punto si sviluppa il romanzo: il dottor Starks si rende conto di essere la vittima di un gioco tanto crudele quanto sofisticato; egli ha due settimane di tempo per scoprire l’identità dell’ artefice di queste minacce, poi dovrà suicidarsi o una persona a lui cara sarà uccisa.
Questo è in sintesi il perno del racconto, attorno al quale ruotano le azioni dei personaggi. In realtà la trama e molto più elaborata, perché l’ aguzzino, che si fa chiamare Rumplestiltskin, interagisce indirettamente con il dottore... Quindi mentre Starks cercherà di scoprire l’ identità del suo carnefice, questo andrà ad ostacolarlo fino a rendergli la vita un inferno.

La storia è molto avvincente e, superata l’ introduzione, è difficile mettere via il libro senza chiedersi cosa avverrà nelle pagine successive. La curiosità sta proprio nello scoprire in quale modo lo psicoanalista riuscirà a sfruttare gli indizi a sua disposizione per avvicinarsi sempre di più alla vera identità di Rumplestiltskin. Ed è proprio quest’ ultimo a simboleggiare la particolarità di questo romanzo: assassino che, nella sua missione omicida, non attacca fisicamente la sua vittima, bensì psicologicamente. Imperdibile!

Chiudo dicendo che in rete non si trovano tante notizie sull’ autore e tantomeno sul libro in questione. Però ho trovato una breve recensione in inglese che condivido, quindi vi lascio con il link, vi ringrazio per l’ attenzione e non dimenticatevi di lasciare un commento. Alla prossima!

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