Nel libro, un uomo muore a causa del fumo e per questo sua
moglie, Celeste Wood, decide di fare causa alle più importanti aziende
produttrici di sigarette, le cosiddette “Big Four”, e in particolare alla Pinex.
Sull’ articolarsi del processo Wood-Pinex, Grisham, narratore onnisciente, srotola
le storie dei 15 giurati, e in particolare di Nicholas Easter, il protagonista
del romanzo. Nicholas sin dai primi capitoli risulta un personaggio misterioso,
che ha il chiaro intento di entrare a far parte della giuria per trarne dei
vantaggi personali; in questo verrà aiutato della sua ragazza, Marlee. A
rappresentare la vedova Wood troviamo lo stravagante Wendall Rohr, avvocato
principale dell’ accusa. Andando a contrastare l’immagine di quest’ ultimo,
Grisham ci descrive un impeccabile Durwood Cable, avvocato principale della
difesa. Per quanto riguarda la “squadra” della difesa però, il personaggio più in
evidenza è sicuramente il consulente per la selezione delle giurie, Rankin
Fitch. E’ questo che tiene i contatti con i presidenti delle aziende citate a
giudizio, e che, difendendo gli interessi di questi, userà le strategie più
subdole per portare il voto dei giurati a favore della difesa. Nella sua
missione però incontrerà due ostacoli, Nicholas e Marlee, il cui intento
rimarrà segreto fino alle ultime pagine.
Questo è un romanzo con una forte caratterizzazione dei
personaggi, infatti mi è bastato citare i più importanti per riassumerne la
trama. La lettura è risultata in generale molto scorrevole; la noia è
subentrata solo nella parte in cui un perito, interrogato dagli avvocati, spiega
la composizione scientifica delle sigarette e i disturbi legati al fumo di queste;
oltre a questo, le altre testimonianze sono interessanti. L’ altra difficoltà,
secondo me, è la moltitudine dei personaggi secondari, per cui, a volte
leggendo un nome, non si trova automaticamente il collegamento ai personaggi
principali o alle situazioni precedentemente descritte. La cosa che più mi ha
colpito di questo libro è la facilità con cui, degli uomini di legge, arrivano a
usare dei mezzi illegali per vincere la causa; la corruzione è infatti una
costante in questo romanzo. Comunque ve lo consiglio semplicemente perché è
molto coinvolgente, e mi rivolgo agli amanti del thriller e non.
Il film si svolge sulla falsa riga del romanzo, ma la
differenza principale è che nel film, non vengono imputate delle multinazionali
del tabacco, bensì un’ azienda produttrice di armi da fuoco. Però devo dire che
in 2/3 scene compare il tema del fumo; scelta che mi sembra priva di senso e
utilità. Per il resto le differenze sono minime. Non mi è piaciuto l’ agente
russo (tipo ex KGB) che viene mandato da Fitch per introdursi nell’
appartamento di Easter; secondo me si poteva evitare di far comparire un
personaggio così stereotipato. A parte questo, il film è piacevole e, per chi
ha letto il libro, privo di grandi sorprese. Comunque vale la pena guardarlo,
oltre che per il motivi già enunciati, per attori come John Cusack (Easter),
Dustin Hoffman (Rohr) e, per me il migliore in questo film a livello
recitativo, Gene Hackman (Fitch). A proposito di recitazione, devo dire che
sono rimasta delusa nel leggere nei titoli di testa il nome di Jennifer Beals,
per poi vederla in un ruolo marginale con 2/3 battute… secondo me meritava di
più.
E questo è tutto! Vi lascio con una scena simbolo del film, vi ringrazio per l’ attenzione e non
dimenticatevi di lasciare un commento. Alla prossima!
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