lunedì 12 marzo 2012

RECENSIONE: ANTICHRIST (film)


Salve lettori! Dopo alcune recensioni positive, oggi voglio parlarvi di un film che ho visto circa un mese fa e che mi ha lasciato un po’… perplessa. Antichrist è uno psico-thriller del 2009, scritto e diretto da Lars von Trier. Vi copio di seguito la trama presa da Wikipedia:

La trama si sviluppa attorno ad una coppia il cui figlio muore tragicamente mentre i due coniugi stanno avendo un rapporto sessuale. Il marito, psicoterapeuta, decide di aiutare personalmente la moglie a superare il trauma, pur conscio della non correttezza del comportamento. I due decidono di ritirarsi nel bosco di Eden allo scopo di vincere e superare le paure recondite della moglie.

Premetto che non sono assolutamente un’ amante dell’ horror, tantomeno dello psico-thriller (specialmente dopo aver visto questo film), e che non conosco gli altri lavori del regista. Quello che posso dire a chi non ha ancora avuto il “piacere” di conoscere Lars von Trier, è che su questo film il pubblico si è diviso: nel senso che sul web c’è chi dice che è un capolavoro e c’è chi dice che è un film imbarazzante. Io propendo per la seconda definizione, anche se non mi sento di essere così categorica, perché in realtà tutto ciò che accade nel film ha un senso… solo che, secondo me, è talmente legato al simbolismo e talmente nascosto in dettagli che lo spettatore come me, che non conosce il genere e che non sa cosa aspettarsi, non capisce una mazza e ci rimane male. Ecco il perché delle mie ricerche in internet su Antichrist.

Allora… rivolgendomi a chi non conosce la “psicologia” dei prodotti dell’ ingegno di Lars von Trier, faccio una guida alla comprensione (sopportazione) di Antichrist:
1.      Iniziamo dal titolo: Antichrist è un titolo riduttivo e fuorviante; nel senso che potreste aspettarvi di vedere delle creature demoniache ma no, non ci sono. Tranquilli, guardatelo pure insieme a un cardiopatico perché non c’è nulla che possa fare più paura di un plastico di Bruno Vespa. E lo dovrete capire da soli cos’è l’ Antichrist… auguri!
2.       È un film moolto pesante: ci sono soltanto 2 personaggi e tanti dialoghi e per la prima ora non succede praticamente niente; la noia mortale, nel mio caso, è giunta nel momento in cui il regista ci fa vedere la protagonista che, con la sua immaginazione, attraversa il bosco (che è la location fondamentale) in slowmotion.
3.       Scene di sesso: allora… c’è tantissimo sesso per essere uno psico-thriller; la cosa curiosa è che non è finzione. Ora io non so se gli attori hanno accettato di fare una cosa del genere (…) o se siano state usate delle “controfigure”… il punto è che il discorso del “piacere” è importante, e lo capirete soprattutto alla fine, ma secondo me non era necessario sceneggiarlo in un modo così forte. Però, del resto, Lars von Trier ha dichiarato: <<Ho fatto un horror pornografico per sfuggire alla depressione>>. No comment…
4.       Gli incompresi: non voglio fare spoilers, però per capire Antichrist al primo colpo bisogna osservare tutto ciò che circonda i protagonisti, in particolare tutto ciò che ha a che fare col bosco. Secondo me anche mettendoci tutta l’attenzione del mondo è comunque difficile capire i collegamenti tra i protagonisti, il bosco, la volpe parlante (ahahah scusate), quello che succede nel prologo, ecc. ecc… però siate coraggiosi e provateci!

Che casino! Più cerco di chiarire gli elementi di questo film, più faccio confusione. Comunque spero di aver suscitato la vostra curiosità… e vi sfido a guardare Antichrist, a trovarlo piacevole e comprensibile, e a lasciarmi un commento. Alla prossima!

1 commento:

  1. Un film duro e crudo.
    Avvicinare la Natura, un qualcosa di incredibilmente vitale, seppur trascendente dai concetti di bene e male, a qualcosa di dannatamente blasfemo e maligno come Satana è qualcosa che solo una persona affetta da una profonda depressione è capace di fare. La Natura è la chiesa di Satana, secondo la protagonista, interpretata da una stupefacente Charlotte Gainsbourg. Lei è lo specchio del regista; è la trasposizione del von Trier depresso; è la versione, estremizzata, della profonda malattia che ha devastato la mente e lo spirito dell’autore danese.

    Se ti va leggi la mia recensione a riguardo :)
    https://mgrexperience.wordpress.com/2016/07/18/antichrist-di-lars-von-trier/

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